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Archivio di Stato di Salerno

Per molti secoli essa è stata il centro della vita cittadina, sin dall’epoca del castrum romano.


Piazza Abate Conforti

Le origini della piazza sono antichissime. Per molti secoli essa è stata il centro della vita cittadina, sin dall’epoca del castrum romano, quando l'attuale via Tasso costituiva il decumano maggiore; era probabilmente sede del foro. La sua importanza sin dalle epoche remote è evidente dagli edifici che si affacciano su di essa: il palazzo dell’Archivio di Stato, per secoli sede di tribunali; il complesso monumentale di Santa Sofia, costruito nel X secolo come sede delle monache benedettine di Santa Sofia; la chiesa, detta anche dell’Addolorata, imponente edificio dalla bellissima scalinata costruito sui resti di un luogo di culto pre-esistente; il Convitto Nazionale, antica scuola installata in quello che in passato era il convento di Santa Maria Maddalena.

Per ampliare la piazza, intorno al XVII secolo, furono abbattuti antichi edifici di epoca medievale, come ad esempio l’antica chiesa di San Grammazio. La piazza ha conservato la sua centralità fino alla fine del secolo diciannovesimo, quando, con la costruzione del corso Garibaldi e poi del corso Vittorio Emanuele, il centro delle attività e dei commerci si spostò verso ovest.

La piazza è dedicata all’abate Gian Francesco Conforti, teologo e illuminista salernitano che ebbe un ruolo importante nella Repubblica Napoletana del 1799 (fu ministro degli Interni della Repubblica). Con la restaurazione borbonica venne arrestato e condannato al patibolo insieme ad altre fervide personalità dell’epoca. All'interno del Convitto Nazionale una lapide lo ricorda.



Ultimo aggiornamento: 02/05/2023